
ERITREA
La mia esperienza in questo Stato è durata due mesi a cavallo della firma del trattato sui confini ad Algeri il 13 Aprile 2002. Volando con l'elicottero ho visto circa il 70% del territorio passando dalle montagne ad altipiani a 2500 metri d'altezza fino ad arrivare a zone di depressione a -100 metri sotto il livello del mare. La parte centrale è caratterizzata dall'altopiano in cui si trova la capitale Asmara: città decadente in cui le poche strade asfaltate scorrono tra brutti palazzi costruiti in stile italiano, tutto intorno strade sterrate con case in latta, mattoni e legno in cui sopravvive la popolazione stremata dalla lunga guerra con l'Etiopia. L'influenza italiana è presente ovunque, nella lingua, nelle costruzioni, nella cattedrale e nel vivere quotidiano. Come si esce da Asmara non esistono più palazzi ma solo capanne e baracche. Il territorio diventa selvaggio popolato da scimmie, dromedari, capre, buoi e gazzelle. Ovunque ci sono montagne dalle alte pareti verticali in cui si aprono stupende vallate scavate da fiumi che per gran parte dell'anno sono in secca. All'interno del letto dei fiumi ci sono mandrie di buoi e dromedari guidati dai molti pastori in mezzo ad un contorno di palme e baobab. Andando verso est scendendo dalle montagne, si arriva fino a Massawa, la fatiscente città di mare. Qui sembra di essere in un film, fa un caldo incredibile e le mura sono quasi tutte crollate. Di fronte alla costa inizia la serie di isole dell'arcipelago delle Dahallak: stupendo in cui è possibile passare alcuni giorni a contatto di una natura rimasta incontaminata. Il mare è bellissimo e trasparente popolato da numerosi pesci e delfini come si conviene al famoso Mar Rosso. L'isola di Dessei è abitata da una piccola comunità di persone che vivono di pesca, allevamento di capre e vendita di conchiglie a pochi turisti durante il weekend.
Procedendo verso sud si arriva a Bada passando per la depressione della Dancalia, il paesaggio è stupendo, un lago salato di colore bianco ed azzurro circondato da crateri nerissimi non più alti di un centinaio di metri con cammelli, struzzi e gazzelle che corrono indisturbati, il tutto per un raggio di circa 20 chilometri. Volare in questo mondo irreale è stupendo, un viaggio nella fantasia!
Andando da Asmara verso ovest, si arriva ai confini con il Sudan, la natura è più selvaggia ed il fiume Magreb è popolatissimo dei più svariati uccelli, di coccodrilli, branchi di scimmie, gazzelle e dromedari che si abbeverano. Questo fiume segna il confine tra Etiopia ed Eritrea e più a ovest tra Sudan ed Etiopia.
Tutta la parte centrale del Paese, fino al confine con l'Etiopia, è caratterizzato da numerosi altipiani tra i 2000 e i 3000 metri di altezza distanziati tra loro da innumerevoli vallate che in alcuni punti costituiscono paesaggi che ricordano molto il Grand Canyon americano grazie alle pareti verticali e alle rocce dalle forme più strane che sembrano crollare da un momento all'altro.
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